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Ancora una volta chiediamo: a quando la riforma degli albi nei Tribunali?

Ancora una volta chiediamo: a quando la riforma degli albi nei Tribunali?

 

Può capitare anche questo. Due parti in causa. Si chiede perizia tecnica che il magistrato concede nominando CTU un ingegnere al quale pone sei quesiti su un muro pericolante. Il sesto quesito recita: “Quale sia la spesa ed il tempo necessario per effettuare gli interventi stessi”.

Avviene normalmente che il CTU inizi le sue operazioni peritali convocando le parti. Il CTU presenterà la sua relazione. I Consulenti di parte, le loro controdeduzioni e se ognuno ha lavorato bene la causa procede per la parte legale. Ognuno intanto normalmente liquida i propri consulenti.

In una causa con il magistrato di Roma D.M. ed ingegnere F.S. avviene qualcosa di stupefacente. L’ingegnere al punto sei risponde: “Il CTU crede che non sia suo compito rispondere a tale quesito”, data 23 febbraio 2001.

In soldoni il CTU non risponde ad una delle domande del suo committente. Fatto che sarebbe già grave se fosse un normale cittadino. Esageratamente grave se fatto verso un magistrato che rappresenta l’intera collettività.

Le conseguenze? Il magistrato richiama a chiarimenti il CTU. I consulenti di parte sono richiamati e ripagati per il supplemento di lavoro che sarebbe invece già stato compreso nel primo intervento e parcella. Tempo sprecato quattro mesi e mezzo. Il tempo per ricevere i chiarimenti, andare a nuova udienza con sentenza, data 3 luglio 2001.

Prima considerazione. Il magistrato avrebbe fatto meglio a sostituire il CTU. Il magistrato è garante del processo e non può garantire nulla con un consulente che inverosimilmente neanche gli risponde.

Seconda considerazione. Incredibile il magistrato non adotta nessun provvedimento verso il proprio consulente e lo nomina addirittura direttore dei lavori del ricostruendo muro pericolante. Al danno si aggiunge la beffa. E’ troppo delicata la figura del direttore dei lavori per imporla.

Sia chiaro non vi è nulla d’illegale, ma secondo il nostro giudizio c’è troppa superficialità e troppa impreparazione nei consulenti e sempre più grave, gravissimo, l’inefficacia delle norme d’accesso alla professione di perito giudiziario.

Ancora una volta chiediamo: a quando la riforma degli albi nei Tribunali?


Arch. Alessio Russo
17 ottobre 2011
pubblicato sul quotidiano ITALIA SERA